Luomo
chiamato Frank Castle aprì gli occhi di scatto, per rimanerne
abbagliato da una forte luce bianca. Li richiuse istintivamente, strizzandoli,
per poi riaprirli lentamente, riuscendo così ad abituarsi alla
forte luce. Alzò leggermente la testa, ma una fitta lo stordì
e fu costretto a riabbassarla. Inspirò ed espirò, cercando
di rilassarsi, poi rialzò la testa lentamente, resistendo alla
leggera fitta che ora lo tediava. Si guardò attorno e si rese
conto di essere in una stanza di un bianco asettico, apparentemente
priva di porte, e di essere sdraiato su un ripiano bianco e privo del
suo vestito, con indosso solo un camice bianco. Cerco di alzarsi ma
qualcosa lo tirò per la testa. Mosse le mani verso di essa, cercando
di trascurare le fitte, e si rese conto di avere dei cavi collegati
al cranio. Con gesto rapido quanto avventato li strappò, procurandosi
un dolore tanto rapido quanto lancinante, tanto da non riuscire a trattenere
un grido. Si alzò di scatto, trascurando i dolori alla testa
e alle membra, e osservò lapparecchiatura a cui era attaccato.
Era una strana macchina, dalla forma di un anello largo almeno 3 metri
posto lungo il piano orizzontale. Su uno dei lati di questanello,
accanto al piano su cui lui si era risvegliato, cerano una mezza
dozzina di elettropodi. Verso il centro dellanello partivano 3
assi, nel cui centro di intersezione si trovava una sfera di bronzo
intagliata, che misteriosamente sembrava rimanere sospesa nel vuoto.
Cercò di toccarla, ma una voce lo interruppe: - Fossi in te non
lo farei.
Frank si girò di scatto e vide padre ONeill sulla soglia
della porta che lo guardava con uno sguardo benevolo, accompagnato da
due uomini alti e muscolosi. Frank si avvicinò al vecchio ma
dai due uscirono due pistole, puntandogliele alla faccia.
- Non essere impulsivo, Frankie!
Frank Castle fissò il vecchio sacerdote con curiosità
Non molti lo chiamavano Frankie, e si chiese chi poteva essere questo
sacerdote dal tono secco e dallo sguardo indagatore che era a pochi
metri da lui.
- Ti ricordi di me, Frankie? chiese padre ONeill, inclinando
leggermente la testa sorridendogli.
Il Punitore lo fissò per qualche secondo, poi dai recessi della
sua memoria qualcosa risalì, dapprima lentamente, poi sempre
più rapidamente fino a riaffiorare davanti ai suoi occhi.
- Padre Peter?!
Il sorrise del vecchio sacerdote si allargò ancora di più.
- Vedo che non sono finito completamente nel dimenticatoio, piccolo
Castle!
Frank lo fissò incredulo, poi domande più razionali fecero
posto ai ricordi e allo stupore.
- Dove mi trovo? Cosè quello? disse indicando la
macchina alle sue spalle E cosa mi avete fatto?
- Calma, ti dirò tutto, partendo giusto dalla prima domanda:
benvenuto nella base operativa del Regno! Ma adesso devi farti una doccia
fresca e riposarti!
Qualche ora dopo.
La polizia è appena andata via dagli uffici dellAtmed,
raccogliendo un corposo verbale sullaggressione dellennesimo
falso Punitore. Per la prima volta ha fallito ed è stato ucciso,
ma alla polizia è stato lasciato credere che sia fuggito via,
perché sarebbe stato troppo difficile spiegare chi e come lha
ucciso. La stessa polizia, da tempo sulle tracce di possibili reati
di McRonald, riceve una implicita conferma dei suoi sospetti su di essi:
una visita del Punitore, o anche di uno dei suoi numerosi emuli di questi
ultimi giorni, non è quasi mai stata considerata un errore. Anzi,
è quasi sicuramente una buona prova di colpevolezza. Questo Kenny
lo sa, e la cosa lo sta rendendo molto nervoso. Ma la cosa che lo rende
ancora più nervoso è il fatto che la sua sicurezza è
stata violata in modo così plateale, ed è deciso a mettersi
ai ripari.
- Voglio che voi due indaghiate e scopriate chi cè dietro
questa marea di Punitori! disse ai due uomini seduti sulle nuove
poltrone del suo ufficio.
Uno di loro, Mosaico, è un nemico di vecchia data del Punitore.
Era un killer della mafia, Billy Russo, detto il Bello. Lavorava per
la famiglia Costa, quella a cui appartenevano i sicari che sterminarono
la famiglia del Punitore. Fu incaricato di uccidere proprio Frank Castle,
ma questultimo lo scagliò contro una vetrata, sfigurandone
il volto. Da allora ha giurato vendetta contro il vigilante, che ancora
oggi continua a non ricordarsi di lui. Fu lui a rispondere.
- Io credo di avere alcune notizie utili!
- Sarebbe a dire?
- Da qualche mese girà voce in città che una nuova organizzazione
chiamata Il Regno stia preparando una guerra feroce e spietata alla
malavita.
- Interessante! Chi guida questa organizzazione?
- Di preciso non si sa chi la guidi né chi la finanzi, ma sappiamo
chi cè dietro la sezione newyorkese!
- Chi?
- Un sacerdote, tale padre Peter ONeill
ex sacerdote dovrei
dire, visto che è stato scomunicato dal Vaticano diversi anni
fa per le sue idee eversive di lotta al male!
Laltro uomo si girò verso Mosaico.
- Padre ONeill? Che bella sorpresa
Il suo nome è sconosciuto a molti, ma si fa chiamare Terminatore.
E un mercenario, un killer privo di scrupoli che ha vissuto buona
parte della sua vita in giro per il mondo, uccidendo per chi lo pagava
di più. Ha anche fondato una scuola in Europa, dove vengono addestrati
giovani killer e mercenari. Il suo volto è nascosto da una maschera
di metallo da tratti grezzi, ma gli altri due presenti si rendono conto
che sta sorridendo.
- Lo conosci?
- Certo
come conoscevo Frank Castle
sarà un piacere
rivederlo dopo tanto tempo, anche se non so se lui sarà contento!
Chissà che non ci sia lui dietro questa storia!
Una leggerà risata trapelò da dentro la maschera, facendo
rabbrividire Kenny.
Frank Castle uscì
dalla doccia come rinvigorito. Si guardò attorno nella stanza
che gli era stata assegnata e capì che sarebbe stato impossibile
fuggire da lì. La porta elettronica era ermeticamente chiusa
dallesterno. Non cerano parti della stanza che potevano
essere divelte per essere usate come armi improprie. Si sentiva oltretutto
osservato e questo lo atterriva.
- Frank Castle! - disse improvvisamente una voce, che però sembrava
appartenere a tre persone diverse.
Frank si girò e vide tre figure alate e ammantate di luce, sospese
a qualche centimetro dal suolo.
- Ancora voi? Credevo di essermene liberato!
- Noi siamo i Troni, siamo Angeli di Dio, non demoni!
- Io non ho nulla a che fare con voi! rispose Frank.
- Tu invece ci devi molto, visto che ti abbiamo ridato la vita!
- Nessuno ve lha chiesto di ridarmela!
- Tu servi a noi, Frank Castle, per portare la giustizia in questo mondo!
Frank si scagliò contro di loro, ma fu respinto e sbattuto via.
- Voi volete solo usarmi, per poi scagliarmi nel più terribile
degli inferni, come è giusto che sia! Siete degli ipocriti!
- Frank Castle, lInferno sta per scatenarsi sulla Terra, ma tu
avrai una possibilità
- Di che andate cianciando?
- Ricordati che dopo la tempesta cè sempre la quiete! Dopo
lInferno ci sarà il Paradiso!
Frank li fissò, incuriosito.
- Cosa intendete dire?
- Saprai a tempo debito, ora ci devi solo obbedienza in virtù
della vita che ti abbiamo ridato!
- Volete che dispensi ancora morte per voi? Non dovrei essere io a dirvi
queste cose, ma è scritto Settimo Non uccidere!
- E anche scritto: Occhio per occhio, dente per dente!
Frank rimase in silenzio per qualche attimo, poi annuì con la
testa.
- E sia
pare che abbia dei seri obblighi verso di voi, più
di quanto abbia creduto fino ad adesso
- Ci fa piacere che tu abbia capito il disegno divino che ti sovrasta
avrai la tua possibilità di redenzione e di perdono, fidati!
Frank Castle sorrise.
- Io fidarmi? Si vede che non mi conoscete per niente
Dette queste parole gli angeli svanirono, lasciando da solo il Punitore
con i suoi pensieri e la sua maledizione.
- Padre ONeill,
venga qui presto!
La voce di uno degli addetti al sistema di controllo della base era
eccitata e greve allo stesso tempo, e la cosa incuriosì non poco
lex sacerdote, che prontamente si avvicinò alla consolle.
- Cosa succede?
- Guardi cosa sta succedendo nella stanza del nostro ospite
Padre ONeill fissò la scena, sentì le parole di
Frank Castle rivolte al nulla. Nessuno era accanto a lui, e le varie
telecamere non facevano altro che confermare la cosa. Poi improvvisamente
lo videro scagliarsi verso una direzione, come se caricasse, e altrettanto
improvvisamente, ma senza un motivo logico rimbalzò allindietro.
Il vecchio sacerdote sorrise.
- E il segno
sapevo che lui era uno dei prescelti, ma adesso
ne ho la conferma
la sto vedendo con i miei occhi
il Signore
ci ha dato il suo Angelo Vendicatore!
- Il Regno dite?
Si ne ho sentito parlare!
Francis Thomas Karl Manheimer è il più informato degli
impiccioni di New York. Sa tutto di tutti, ha una memoria fotografica,
tanto da poter rivaleggiare con Pico della Mirandola. Mosaico e Terminatore
lo ascoltano, sapendo che la strada è quella giusta.
- Tempo fa un vecchio barbone di nome Boots, che beninteso non è
il suo vero nome ma non credo vi importi, mi parlò di strani
via vai attorno ai Cloistes, i monasteri benedettini di Manhattan. Incuriosito
da questa cosa, decisi di indagare personalmente, e vidi degli uomini
vestiti con una strana divisa trasportare dei materiali, e vi dirò
una cosa strana: quegli uomini mi sembravano tutti sacerdoti, o qualcosa
di simile, nonostante il loro vestito. Dopotutto labito non fa
il monaco! O il sacerdote, dir si voglia! detto questo scoppiò
in una grassa risata.
- Continua! disse con un tono perentorio Terminatore.
Francis smise di ridere e riprese la sua relazione.
- Beh, questo via vai continuò per un paio di giorni, per poi
smettere improvvisamente. Da allora non è successo nulla di strano
lì, così dopo due settimane di appostamenti alle ore più
svariate desistetti. Fino a un mese fa, quando un barbone di nome Bottle,
e potete immaginare il perché del nomignolo, che va ogni tanto
a mendicare ai Cloister, mi racconta di aver sentito parlare del Regno
in uno di quei monasteri. Beh, lui dici di non averne sentito proprio
parlare, perché sostiene di essere un mutante telepate come quell'altro
come si chiama
ah sì, Xavier! Dicevo, lui sosteneva di
averlo sentito nella mente di alcune delle persone presenti lì,
specialmente nella mente di un anziano sacerdote
- Padre ONeill
- disse sottovoce Terminatore.
- Esattamente, proprio quel nome disse! Io obbiettai che sentire parlare,
o pensare, del Regno, presumibilmente dei cieli, in un monastero dovrebbe
essere quantomeno la regola. In uno benedettino poi, il cui motto è
Ora et Labora sarà praticamente la prassi, ma lui
sosteneva che il modo in cui pensavano quella parola non dava intendere
al Paradiso, ma a qualcosa di diverso. Convinto che vaneggiasse chiusi
lì la conversazione. Ma voi mi state mettendo una pulce nellorecchio.
Cosè questo Regno?
- Lascia perdere, eccoti piuttosto i tuoi mille dollari! tagliò
corto Mosaico, mettendogli in mano una mazzetta.
- Grazie, signor Russo!
Mosaico si girò allibito.
- Sai chi sono?
Francis sorrise.
- Io so tutto, signor Russo, so tutto!
- Cosè
questo Regno? chiese Frank Castle senza tanti preamboli.
- Il Regno è una organizzazione nazionale di gente di fede che
ha deciso di non porgere laltra guancia al crimine. Siamo organizzati
in maniera federale sul territorio. Ognuno sceglie i mezzi con cui portare
avanti la sua guerra al crimine. Cè chi ha formato squadre
scelte di vigilanti, chi ha contattato mercenari senza scrupoli. Noi
invece abbiamo puntato su di te
su di te e sulla sfera della Giustizia.
- Ti riferisci a quella sfera a cui ero
collegato?
- Si, è stata lei il motore della nostra iniziativa. Labbiamo
fatta studiare a numerosi mistici, ed hanno scoperto che era in grado
di trasmettere nelletere strani impulsi di natura sconosciuta.
In seguito capirono che il potere della sfera era enorme, in grado di
condizionare le persone mentalmente più deboli sulle direttive
di una più forte. E così il mio pensiero cadde su di te,
Frank!
Fece una breve pausa.
- Ti ho sempre seguito in tutte le tue famigerate imprese, ed ho condiviso
con te il desiderio di giustizia e di vendetta sul male che inonda il
mondo! Ho pianto quando la tua famiglia è stata sterminata, ed
ho gioito quando ho saputo che eri rinato! Poi il Signore mi ha chiamato
- Cosa?
- Il Signore mi ha chiamato, e mi indicato te, solo te, come suo Angelo
Vendicatore!
Il Punitore afferrò padre ONeill per il bavero.
- Cosa vai cianciando?!
Con gesto deciso padre ONeill staccò le mani di Frank.
- La verità, il Signore ti ha indicato come suo strumento di
giustizia, ed io ti ho raccolto
- Raccolto?! Spiegati meglio vecchio, perché non ho ancora capito
come sono finito qui dentro!
- E sia, è un tuo diritto sapere! E successo tutto
In quel momento suonò lallarme rosso della base.
- Cosa sta succedendo? chiese Frank Castle, ma in cuor suo sapeva
già la risposta.
- Ci stanno attaccando! disse padre ONeill.
Note ebbene
si, ho sfruttato un personaggio ideato da Ermanno, ovvero padre Peter
(vedi il primo ciclo del Puni), e vi posso assicurare che non sarà
l'unico, come potrete appurare nei prossimi episodi. A si, lo so che
molti di voi odiano gli Angeli e i Demoni nella saga del giustiziere,
ma come ho sempre detto credo che un simile sviluppo non possa essere
abbandonato così, nei modi usati. Quindi aspettatevene delle
belle.
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